mercoledì 26 novembre 2008

Disegnare cancellare ridisegnare Cattedrali

27 novembre 2008
Mostra: Disegnare cancellare ridisegnare Cattedrali
A cura di Milli Gandini
27/11/08 – 09/01/09
Inaugurazione: Giovedì 27 Novembre h.19

Orari: Lu-Ve 15-19 e su appuntamento
Chiusura natalizia: 24/12-6/1/09


Milena Barberis, Loredana Galante,Eliana Galvani, Maura Garau, Moreno Gentili, Gigirigamonti, Sara Magni,Running Mannarelli, Man Ray, Maria Elisabetta Marelli, Andrea Mattoni, Michelangelo jr, Alì Nasseriddine, Hermann Nitsch, Oki Izumi, Claes Oldenburg, Silvia Palombi, Mariuccia Secol, Alberto Tognola, Michelle Vasseur, Marlene Winkes.

La storia a cui si riferisce questa mostra è quella del destino di Raymond Carver, scrittore di grande successo, salutato negli anni settanta come il capostipite del minimalismo letterario americano. Ma Carver odiava il minimalismo, la cattedrale del successo acquisito era frutto delle amputazioni apportate dall’implacabile forbice del suo potente editor Gordon Lish (noto come Capitain Fiction) che per anni lo scrittore accettò pur sentendosi in colpa “Ray era fragile, debole timoroso di ricadere nell’alcool …”dice la moglie Tess Gallagher che ora ha sfidato l’industria newyorchese del libro. (Alessandra Farkas Corriere della Sera 8/10/08).
Ma vittima e insieme complice, dopo aver licenziato Lish, si riscatterà Carver con il suo, completamente suo, più conosciuto e stupendo racconto “Cattedrale”: lo scettico protagonista si trova suo malgrado a tracciare con un entusiasta e curioso amico cieco, mano sulla mano, una cattedrale e in fondo è lui, il vedente che la vede per la prima volta e continua a disegnare ad occhi chiusi…
Il tema della mostra, come sempre invita alla visione di ogni artista: proseguire ricredersi disegnare cancellare ridisegnare sui propri monumenti. Monumenti che, con angeli e diavoli da cattedrali s’innalzano per devozione o sfida per convinzione o finzione, simboli comunque indispensabili a inseguire un’idea di grandezza.
In mostra avremo il manifesto storico di Claes Oldenburg (con Coosje van Bruggen e Frank O. Gehry, edito dalla Leo Castelli Gallery 1986), l’artista è passato dall’afflosciare il tempio greco ad erigere cattedrali meno mistiche (vedi l’ago e il filo di Piazza Cadorna a Milano dedicato alla moda). Il multiplo notissimo di Man Ray : ‘Compass’ la composizione di un magnete e una pistola, allusione all’imprevedibilità dei campi di forza. Hermann Nitsch, componente dell’Attivismo Viennese è presente per la sua ‘45a azione’ del 1974 ‘fotografia unica’ di una crocifissione (ogni cattedrale richiede molti sacrifici)che gli costò allora l’espulsione dall’Italia (Studio Morra Napoli).
E fra le opere già giunteci : Un crocefisso capovolto rosso su sfondo di costruzioni multicolori e sovrastato da una miniatura della Basilica di San Pietro è l’opera di Gigirigamonti, ancheM.Garau innalza una croce. Una croce colma di immagini di umana sofferenza. M.Barberis con “I prodigi del tempo” elabora contaminando la cupola dello “Sposalizio della Vergine” di Raffaello,mentre nella foto di M.E.Marelli le guglie del Duomo di Milano sono circondate da ombre su impalcature che sembrano disegnare/cancellare/ridisegnare la cattedrale.
p.s.: nel ns sito saranno pubblicate tutte le opere in mostra