sabato 11 ottobre 2008

7 ottobre 2008
Mostra: Traslochi di terra e di pensiero
A cura di Milli Gandini
07/10 – 07/11
Inaugurazione: Martedì 7 Ottobre h.19 - Orari: Lu-Ve 15-19 e su appuntamento
Artisti:
Elizabeth Aro, Enrico Baj, Milena Barberis, GiuseppeChiari, Eliana Galvani, Maura Garau, Moreno Gentili, Gigirigamonti, Silvia Levenson, Valeria Magli,Sara Magni, Running Mannarelli, Andrea Mattoni,Michelangelo jr.,MariaMulas , Bruno Munari, AlìNasseriddine,
Silvia Palombi, Mimmo Rotella, Mariuccia Secol, Emilio Tadini, Alberto Tognola, Michelle Vasseur, Marlene Winkes.
-In questa nostra epoca di migrazioni senza fine di intere popolazioni, in traslochi che da geografici divengono culturali e che spesso non arrivano alla meta prefissa, ognuno vive inquietudini, necessità voglie o costrizioni di cambiamento di rinascita fisica intima spirituale. Al supermercato dovrebbero già esserci scatoloni sufficienti per coprirci dal prossimo imbrunire della tolleranza (Micelangelo Jr.).
-La vera storia, a cui ci ispiriamo sempre nelle nostre collettive, per Traslochi è quella di un poeta: Anna Achmatova Anna di tutte le Russie così come ce la presenta Elaine Feinstein (insigne studiosa e traduttrice della poesia russa).* L’ Achmatova ha affrontato lo stalinismo con tutte le sue persecuzioni: continui sfratti, traslochi peregrinaggi sempre meno sostenibili, in splendida miseria, nel lussuoso squallore(Mandel’stam), malata stanca ha nobilmente tenuta alta la testa, senza lamenti ma con tanta poesia spesso tramandata a memoria per timore di essere accusata di ribellione. Bevo a una casa distrutta – alla mia vita sciagurata… Ebbene, Anna, dopo Stalin ha potuto godere di una certa libertà, ma la casa più inimmaginabile l’ha ottenuta postmortem, nel 1989, centenario della sua nascita: l’UNESCO ha dedicato all’ Achmatova un asteroide che rimarrà, davanti al mondo intero, sua dimora per l’eternità.
-In mostra, dalla nostra collezione: Mimmo Rotella un piccolo disegno commentato con uno scritto di suo pugno: quel maledetto giorno del 9 settembre 1977 che riguarda il suo ritorno definitivo in Italia da Parigi. Due profili specchianti (disegno a pennarello) (Enrico Baj) si fissano quasi a voler entrare l’uno nell’altro, del grande fluxus Giuseppe Chiari, esponiamo uno dei suoi collage Art is easy , Emilio Tadini con la sua saetta che irrompe sempre sconvolgendo la serenità dell’insieme scaraventadoci in altri luoghi mentali, Bruno Munari, genio in movimento perpetuo, un positivo/ negativo. Tra gli artisti invitati: “La tartaruga” di Gigirigamonti quale simbolo di impossibilità di trasloco e Milena Barberis, una foto da New York, quale dubbio sulla direzione da seguire.
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